Esile Arbusto - Emozioni

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Esile Arbusto

ESILE ARBUSTO

Esile arbusto,
porgi le tue mani al nuvoloso cielo,
quasi a supplicare la luna, di apparire.
Indirizzi le tue braccia,
guardi lassù, dove l’uomo porge il suo essere,
dove veramente libera se stesso, in quanto sa,
che lassù, comunque lui sia, il cielo non lo
abbandonerà.
Certo che è assurdo, arbusto,
pur così diversi e legati nella speranza,
tu, rispetto all’uomo
hai una fortuna in più: quando le tue mani
e braccia non bastano, puoi farne nascere ancora.
Mentre, l’uomo: quando le sue mani e braccia non
bastano, nulla può fare, se non,
asciugarsi le lacrime.
 
Paolo Fior
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